Esordisce e si autoproduce il polistrumentista Andrea Perrotta, che coniuga certo pop/rock italico assieme ad altre soluzioni che finiscono per far rientrare questo lavoro nel filone “progressivo”.

…i riferimenti subito dopo continuano e, strumentalmente parlando, guardano allo Steven Wilson solista che a sua volta si rifaceva ai Pink Floyd…

Debutto pienamente sufficiente, andando anche oltre la sufficienza stessa in alcuni dei suoi momenti.

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